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Altri Sangui

In altre chiese della città di Napoli sangui di vari santi sono prodigiosi.

Sangue di Santa Patrizia

Nella chiesa di S. Gregorio Armeno si liquefa ogni 25 agosto sin dal secolo XVII, miracolosamente. Corre intorno ad esso una storiella. Un devoto della santa, desiderando possedere una reliquia della medesima, trasse nascostamente un dente dal teschio del suo santo corpo, che da cento anni era in un'urna. Ne sgorgò del sangue, che raccolto e custodito divenne oggetto di venerazione e di meraviglia.

Sangue di S. Giovanni Battista


Fu un dono di Carlo I al monastero di S. Arcangelo a Baiano, ed ogni 29 agosto, dall'anno 1554 si liquefa, come cosa viva.

Sangue di Santo Stefano Protomartire

Nessuno avrebbe pensato mai di raccogliere il sangue di quel primo martire cristiano, circa duemila anni fa... ma qualche viaggiatore napoletano avrà approfittato della confusione tra gli ebrei persecutori per riportare a casa una così rara merce. Senonché la storia dice che detto sangue solo dall'anno 1561 dapprima si liquefaceva nella chiesa di S. Gaudosio, verso gli ultimi giorni di settembre, ed in seguito in quella di Santa Chiara il giorno 3 agosto d'ogni anno.

Sangue di S. Luigi Conzaga

È un sangue meno antico ma non per questo meno "prodigioso". Esso è custodito e si liquefa nella chiesa dell'Ordine al quale apparteneva il santo, nel giorno 21 giugno, sua ricorrenza festiva.
Si noti la coincidenza dell'epoca e della stagione indicate nella storia di questi sangui, rispondenti a quelle nelle quali avviene il miracolo del sangue di questo studio!


Tentativi di spiegazione

Gli appassionati del miracolo di S. Gennaro han dato al medesimo varie spiegazioni. Alcuni pensano che esso avvenga per la simpatia che si sviluppa nel sangue, quando l'ampolla si trova presso il busto del santo, dentro cui, come abbiamo detto, si dice che sia contenuta la testa. Altri suppongono che la forte suggestione collettiva dei devoti ed in particolare quella di certe donne del Lavinaro, che pretendono di essere le discendenti del martire, che guardano fissamente per ore la reliquia, produca lo scioglimento del sangue!

Ma queste spiegazioni urtano contro una difficoltà, e cioè, come dice l'autore della monografia a pagina 5, « che benché le reliquie del santo, siano sempre esposte ed a vista della testa, rarissima si ha la liquefazione nel mese di dicembre ». Le circostanze non cambiano, ma l'effetto non si raggiunge.

Non resta che la spiegazione pratica fatta in pubblico qui a Napoli un mezzo secolo fa dall'allora on. Guido Podrecca, il quale nel corso di una conferenza sull'argomento, aiutato da un suo amico chimico, riprodusse il miracolo di S. Gennaro, con un preparato analogo a quello dell'ampolla custodita nel Duomo.