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Credo che Elia volesse mostrare al suo successore che i miracoli di attraversamento del passato (quelli relativi a Mosè ed a Giosuè) erano tutte storie vecchie. Voleva sfidare Eliseo, come se gli intendesse dire: "Quando inizi il tuo ministero, e predichi che Dio è l'Iddio dei miracoli, devi poter testimoniare di ciò che egli ha fatto personalmente per te. Io sarò presto andato via, Eliseo. Domani, quando tornerai a questo fiume, voglio che tu torni indietro nello stesso modo come sei venuto. Devi credere nell'Iddio che fa miracoli, personalmente nella tua vita".

La maggior parte di noi non crede in Dio per avere il suo miracolo personale oggi. Spendiamo del tempo per esporre le incredibili meraviglie che sono contenute nelle scritture, ma è come se tutto il tempo Dio ci volesse dire: "Ho qualcosa di ancora migliore per te. Voglio fare miracoli nella tua vita, cambiare la tua casa, dare stabilità al tuo matrimonio, salvare i tuoi cari non credenti. Tu dovrai misurarti con il tuo Mar Rosso personale, il tuo giordano personale, ed io voglio dividere quelle acque per te".