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Riguardo il compleanno, che è citato nella Bibbia, i TdG sostengono che, essendo in relazione al culto idolatrico del Faraone o del Re, non è adatto ad un cristiano. In realtà, oltre al compleanno del Faraone (Genesi 40:20) e a quello di Erode (Matteo 14:6), vi è una terza festa menzionata dalla Bibbia per una nascita ed è quella di Gesù! In Luca 2:10-14 troviamo in occasione della nascita di Gesù tutti gli elementi tipici di una festa di compleanno: i canti e le lodi in cielo, allegria, le visite degli ospiti ed i regali. Anche oggi infatti, nessun cristiano si sognerebbe di "idolatrare" suo figlio ma vorrebbe solo ricordare il momento felice della sua nascita. A maggior ragione non taglierebbe certo la testa a qualcuno come regalo di compleanno! D’altra parte, anche in occasione di feste nuziali, accettate dal Corpo Direttivo, si verificavano occasionalmente comportamenti poco cristiani come l’ubriachezza, ma questo non impedisce oggi di festeggiare i matrimoni purché non ci si ubriachi.

Riguardo il punto 3, gli stessi TdG continuano ad usare ad esempio il calendario che era una forma di idolatria verso divinità pagane (come si può notare ancora oggi nei nomi dei giorni della settimana e dei mesi). Ma anche qui i cristiani, non attribuendo ora più quel significato, possono tranquillamente usarlo. La Bibbia è chiara al riguardo, l’idolo in se non è nulla, siamo noi a creare gli idoli nel momento in cui crediamo che essi abbiano potere su di noi (I Cor. 8:4) Se l’apostolo Paolo avesse "ragionato" come il Corpo Direttivo non avrebbe mai mangiato qualcosa che era stata appena offerta nel corso di una cerimonia idolatrica; altro che accettare una fetta di torta di compleanno! (I Cor. 8:9-13).

In conclusione la dottrina del Corpo Direttivo riguardo alle feste è intrinsecamente contraddittoria, non in armonia con lo spirito della Parola di Dio e molto simile all’attitudine dei Farisei (fariseo significa separato, puro) che impiegavano il loro tempo a discutere su ciò che era puro e ciò che era impuro e a stabilire regole, che poi il popolo doveva seguire, come se dipendesse dalle regole essere puri! La conseguenza di questi divieti è stata quella di porre carichi inutili e pesanti sulle spalle dei TdG che hanno causato sofferenze e problemi familiari, ma che sono molto utili a rendere i TdG ancor più "separati dal mondo" e quindi sempre più intrappolati nell’organizzazione dello "Schiavo".

Claudio Forte