Per chiudere, vogliamo ricordare che la visione esatta della dottrina cristiana che ci dimostra la misericordia divina non sarà mai, come taluni temono, incoraggiamento al peccato. L'anima sincera onora Iddio perché il seme di Lui dimora in essa. D’altronde qual'è l'uomo che procacci di contrarre una malattia nella persuasione dell'efficacia della scienza medica?
No, come non ci sono individui desiderosi di ammalarsi, non ci sono veri cristiani bramosi di peccare perché gli uni e gli atri si preoccupano molto più di preservare perfetta e costante salute, che non di esperimentare la potenza dei farmaci a disposizione.
Il peccato separa sempre dalla vita, ma questa separazione è temporanea per qualsiasi peccato all’infuori di quello che conduce a morte cioè che toglie all'anima la capacità di umiliazione e di ravvedimento; la capacità insomma di credere alla potenza di Cristo e di giungere al sangue di Cristo (1° Giovanni 1:7,8).