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Il Signore "lavora" così: "datemi prima tutto quello che avete"; Egli disse: "date loro voi da mangiare! Ed essi gli risposero: Non abbiamo qui altro che cinque pani e due pesci. Ed egli disse: Portatemeli qua." (Matteo 14:16-18)

Coloro che vengono ammaestrati nella Parola hanno dunque il sacro compito di sostenere quanti si affaticano nella Vigna: a volte anche un bicchiere d'acqua verrà grandemente apprezzato da Colui che paga i lavoratori.

Gesù non impose la decima a nessuno, ma è una precisa responsabilità del Corpo di Cristo quello di provvedere alle necessità di chi è preposto dal Signore, affinché nulla gli manchi. Chi predica l'Evangelo ha il diritto di ricevere una sovvenzione periodica (oggi stipendio mensile) dalla comunità, che così facendo dimostra di aver raggiunto maturità e perfezione in Cristo. Per fare questo, "dia ciascuno secondo che ha deliberato in cuore suo; non di mala voglia, né per forza perché Iddio ama un donatore allegro" (2 Corinzi 9:7). Questo è più di un "comandamento", è una condizione, una "conditio sine qua non".

L'apostolo Paolo scrisse ai Corinzi: "Non abbiamo noi il diritto di mangiare e di bere?...O siamo soltanto io e Barnaba a non avere il diritto di non lavorare? Chi è mai che fa il soldato a sue proprie spese?