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Bisogna poi essere certi che non siano intervenute mani redazionali che hanno alterato il tenore originale. Così è avvenuto con Katarina Emmerick (1774-1824) i cui scritti risentono palesemente dell’influsso del redattore.



Il loro valore teologico risiede nel fatto che esse sono di stimolo al pensiero teologico, in quanto sottolineano verità che in certi momenti possono essere state più o meno oscurate.

Esse sono utili perché il teologo si trova rafforzato nella sua comprensione della Sacra Scrittura, sulla quale poggia la sua azione di pensiero.

Sono utili perché entrano nella pietà popolare, che è la “prima e fondamentale forma di “inculturazione” della fede, che però si deve lasciare orientare e guidare dalle indicazioni della liturgia, ma che a sua volta feconda la fede a partire dal cuore” (Dichiarazione della Congregazione della dottrina della fede sul messaggio di Fatima).