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Valore delle rivelazioni private
Il termine “Rivelazione privata” definisce le visioni-rivelazioni orientate a suscitare maggior adesione alla "Rivelazione pubblica e definitiva" e maggior senso di appartenenza alla Chiesa. Il CCC n° 67 dice: “Lungo i secoli ci sono state delle rivelazioni chiamate “private”, alcune delle quali sono state riconosciute dalla Chiesa…Il loro ruolo non è quello…di “completare” la Rivelazione definitiva di Cristo, ma di aiutarla a vivere in una determinata epoca storica”.



(Dal documento di presentazione del Messaggio di Fatima della Congregazione per la dottrina della fede; maggio 2000):
“L’autorità delle rivelazioni private è essenzialmente diversa dall’unica rivelazione pubblica: questa esige la nostra fede; in essa infatti per mezzo di parole umane e della mediazione della comunità vivente della Chiesa Dio stesso parla a noi.



La "Rivelazione privata" è un aiuto nei casi di abbassamento della luce evangelica, e si manifesta credibile proprio perché rimanda all’unica rivelazione pubblica. Il criterio per la verità ed il valore di una rivelazione privata è pertanto il suo orientamento a Cristo stesso. Quando ci si allontana da lui, quando essa si rende autonoma o addirittura si fa passare come un altro e migliore disegno di salvezza, più importante del Vangelo, allora essa non viene certamente dallo Spirito Santo, che ci guida all’interno del Vangelo. Ciò non esclude che una rivelazione privata ponga nuovi accenti, faccia emergere nuove forme di pietà o ne approfondisca e ne estenda di antiche. Ma in tutto questo deve comunque trattarsi di un nutrimento della fede, della speranza e della carità, che sono per tutti la via permanente della salvezza.