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vv.10-12. Il Signore, in quanto è luce, ci ha strappato alle tenebre; in quanto è vita, ci ha strappato all’ombra di morte; in quanto è potente, ha spezzato le nostre catene (Origene).
Eravamo nell’idolatria, vanificavamo il disegno di Dio, perché si sarebbe dovuto rendere gloria e grazie al Creatore vedendo le sue opere; al contrario, come ciechi, cambiavamo la gloria dell’incorruttibile Dio con l’immagine e la figura dell’uomo corruttibile, di uccelli… [Rm 1,23] (Eusebio).
Resero vane le parole di Dio rifiutando la legge divina e dedicandosi alle sapienze di questo mondo. Vanificarono il disegno di Dio, che vuole che tutti gli uomini siano salvati e arrivino alla conoscenza della Verità (1Tm 2,4) (Atanasio).
vv. 13-16. Li liberò quando erano schiavi nell’ignoranza della mente, nella mendicità dell’anima, nella povertà, frutto del peccato (Atanasio).
Il genere umano è precipitato fino alla morte; è per questo che il Redentore discenderà fino alla morte (Eusebio).
Cristo è disceso agli inferi per dire ai prigionieri: Uscite! E a quanti sono nelle tenebre: Venite fuori! [Is 49,9] (Atanasio).