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Lo stato spirituale dell'uomo che non ha ancora realizzato la salvezza è, dunque, la morte! – Giovanni 5:24,25. Mediante la predicazione dell'Evangelo, affidata alla Chiesa, lo Spirito Santo vuole condurre a ravvedimento i peccatori avvertendoli del bisogno che hanno della Grazia di Dio (Marco 16:15,16; Atti 17:30,31).



Chi risponde alla chiamata di Dio, confessando i propri peccati ed accettando la salvezza in Cristo, riceve nuova vita. Si dice, allora, che il peccatore nasce di nuovo, sperimenta, cioè, una vera e propria resurrezione spirituale la quale determina in lui un cambiamento meraviglioso! (Efesini 2:1-6; 2Corinzi 5:17).



Tanti, in questo mondo, si sforzano di essere graditi al Signore, e tuttavia non sono mai nati nella famiglia di Dio; non hanno mai risposto alla Sua chiamata a salvezza; non si sono mai essersi decisi a confessarGli i propri peccati o il desiderio di appartenerGli!



Dio non instaura rapporti indiretti con alcuno: Egli richiede dall'uomo una comunione con Lui consapevole e volontaria (Isaia 55:3; Atti 2:21; Giovanni 4:23,24).



Esiste il pericolo di poter essere uniti al popolo di Dio, lavorare con i credenti con entusiasmo, desiderare di crescere nelle vie di Dio... e non essere mai stati "rigenerati" da Dio! Questo è agire dimenticando completamente quanto Gesù dichiara in (Giovanni 3:3,5).



Chiunque vuole CRESCERE spiritualmente deve prima NASCERE di nuovo... altrimenti è come mettere il carro avanti ai buoi! (Isaia 37:31).