GESU

IL VANGELO DI LUCA

  • Messaggi
  • OFFLINE
    PendP
    Post: 206
    Sesso: Maschile
    00 29/05/2011 18:17
    IL VANGELO DI LUCA
    Uno studio del
    Dr. Earl Lavander

    Professore associato
    Lipscomb University, USA


    --------------------------------------------------------------------------------

    INDICE

    Introduzione
    1° Lezione
    2° Lezione
    3° Lezione
    4° Lezione
    5° Lezione
    6° Lezione
    7° Lezione
    8° Lezione
    9° Lezione
    10° Lezione
    11° Lezione
    12° Lezione
    13° Lezione
    14° Lezione
    15° Lezione


    www.chiesadicristo-padova.it/luca.html
  • OFFLINE
    PendP
    Post: 206
    Sesso: Maschile
    00 29/05/2011 18:18
    IL VANGELO DI LUCA



    uno studio del

    Dr. Earl Lavander

    Professore associato
    Lipscomb University, USA
    --------------------------------------------------------------------------------

    INTRODUZIONE (1, 1-4)

    Essere un Autentico Discepolo di Gesù: Una Sfida di Luca per Ogni Credente.

    Iniziamo questo studio ponendoci alcune domande:

    Che cosa sapete del vangelo di Luca? Conoscete quali racconti e quanti eventi si trovano nel suo vangelo?

    Avete mai letto il vangelo di Luca per intero e allo stesso momento? Vorrei incoraggiare tutti voi a leggere il vangelo di Luca prima di iniziare questo studio

    Che cosa vi viene in mente quando sentite nominare «Luca»?

    Quale storia vi piace di più dei racconti di Luca?

    Perché, secondo voi, Luca scrisse la sua versione della vita di Gesù?

    Quale connessione trovate tra il vangelo di Luca e gli Atti degli apostoli?

  • OFFLINE
    PendP
    Post: 206
    Sesso: Maschile
    00 29/05/2011 18:18
    Iniziamo il nostro viaggio! Abbiamo accettato la sfida di studiare uno dei racconti più avvincenti della vita di un uomo mai raccontati. La maggior parte di noi conosce bene il vangelo di Luca – per varie ragioni. Esso contiene uno o più dei nostri racconti favoriti, racconti che non si trovano negli altri vangeli. Non avremmo saputo del Figliuol Prodigo senza il racconto di Luca o dove trovare il racconto del Buon Samaritano. Luca ci dà più informazioni degli altri vangeli sulla nascita di Gesù. Egli ci fornisce un racconto più esauriente sulle attenzioni di Gesù per gli sfortunati e per la gente che veniva ignorata a quei tempi. Luca ci dà una comprensione veramente unica sulla metodologia degli insegnamenti di Gesù. E, naturalmente, Luca non termina il suo racconto con l'ascensione di Gesù, egli ci dà un racconto meraviglioso sulla chiesa primitiva che conosciamo tramite gli Atti degli Apostoli.

  • OFFLINE
    PendP
    Post: 206
    Sesso: Maschile
    00 29/05/2011 18:18
    Ci sono molti modi di procedere nello studio di Luca/Atti. La messa a fuoco di questo studio ci permetterà di raccogliere dai vari racconti il significato delle azioni e di effettuare un autentico «salto di qualità» quali veri discepoli. Questo studio non intende essere un trattato esauriente degli scritti di Luca. Per fare ciò ci vorrebbero settimane e settimane, oppure anni. Chiaramente, ogni volta che si mette a fuoco un tema particolare oppure un approccio ad un libro particolare della Bibbia, certi versetti non vengono spiegati per intero ed altri non vengono presi in considerazione. Se alcuni versetti, per voi interessanti, non venissero trattati, vi incoraggiamo comunque ad approfondirli in proprio con un attento studio degli stessi, per poi aggiungere le vostre conclusioni alle note di questo studio.

  • OFFLINE
    PendP
    Post: 206
    Sesso: Maschile
    00 29/05/2011 18:18
    Iniziamo questo studio sul vangelo di Luca chiedendoci il perché egli ha scritto questo racconto sulla vita di Gesù. Luca riconosce che altri hanno raccontato gli stessi eventi (Luca 1, 1). Egli narra questi racconti perché sono stati tramandati da «testimoni oculari e servitori» della parola. Luca ci dice nella sua introduzione che si cimentò in questo impegno per poter convincere un certo Teofilo che quello che aveva sentito di Gesù era assolutamente vero.

    Molto è stato scritto su Teofilo – Chi era? – Qual era il suo rapporto con Luca? E perché Luca si sentì così in dovere di convincere Teofilo che Gesù era davvero il Messia?

    La spiegazione più plausibile è che Teofilo fosse un uomo facoltoso, probabilmente un uomo che temeva Dio (un gentile che credeva negli scritti ebraici ma che non era passato per i rituali della circoncisione – per diventare un proselite). Luca, probabilmente il medico di cui si parla in Colossesi 4, 14, fu assunto da Teofilo sia per le sue ricerche che per la sua abilità di scrivere e spiegare della sua conversione alla fede cristiana.

  • OFFLINE
    PendP
    Post: 206
    Sesso: Maschile
    00 29/05/2011 18:19
    Dopo aver partecipato al viaggio di Paolo nei pressi di Troas (i pronomi che cambiano da «egli» a «noi» in Atti 16, 10, indicano che Luca faceva parte dei viaggiatori in quel momento). Da allora Luca fu insieme a Paolo in tutti i suoi viaggi. E' probabile che durante i due anni della prigionia di Paolo a Cesarea, Luca fosse andato per lungo e per largo in tutta la Palestina parlando con la gente e facendo ricerche, mettendo miracolosamente insieme le informazioni sulla vita e sul lavoro di Gesù con la verità pronunciata da Cristo! Luca, essendo ispirato dallo Spirito Santo di Dio, con molta cura trasferì i contenuti delle sue esperienze e delle sue ricerche nei due libri che noi conosciamo: il vangelo di Luca ed il libro degli Atti degli Apostoli. Perché due libri? Oltre alla pausa storica ovvia fra la vita ed il ministero di Gesù e gli inizi e l'espansione della chiesa, ogni libro è come se fosse una singola pergamena di uno stesso libro. Purtroppo quando i libri della Bibbia furono raccolti insieme, il vangelo di Luca ed il libro degli Atti degli Apostoli furono separati dal vangelo di Giovanni, che fu scritto invece molto più tardi. Luca certamente non intendeva che i suoi due volumi venissero letti separatamente. Adesso vi spiego perché.

  • OFFLINE
    PendP
    Post: 206
    Sesso: Maschile
    00 29/05/2011 18:19
    E' chiaro che Luca dedicò il suo lavoro a Teofilo, ma intendeva che il suo lavoro venisse letto da un pubblico più vasto. Mentre il suo obbiettivo specifico era di convincere Teofilo delle verità contenute nelle affermazioni di Gesù e dei Suoi apostoli. Luca desiderava ovviamente che chiunque leggesse il suo lavoro imparasse a credere in Gesù come il Cristo. E' interessante notare come Luca esegue questo compito. Il protagonista di questo "show! non è Gesù. La vita di Gesù non è nemmeno il tema del suo lavoro composto di due volumi. Il centro del lavoro è Dio ed il tema è l'adempimento degli antichi ed eterni propositi di Dio. In tale contesto viene narrata la vita di Gesù e lo sviluppo della chiesa primitiva. Di questo fatto dobbiamo assolutamente tener conto per la corretta comprensione del vangelo di Luca e degli Atti degli Apostoli. Infatti non sono due volumi separati che ci informano di come «possiamo essere salvati» e «come realizzare la chiesa nel modo esatto». Piuttosto è un lavoro basato sul racconto dell'attività
  • OFFLINE
    PendP
    Post: 206
    Sesso: Maschile
    00 29/05/2011 18:19
    di Dio tramite Gesù e poi tramite la chiesa, dimostrando come i propositi eterni di Dio furono adempiuti fedelmente prima per mezzo del Suo Figlio, e poi dei fedeli seguaci di Suo Figlio – la Via (la chiesa è spesso identificata così negli Atti degli Apostoli). L'appello ed il desiderio di Luca è che Teofilo ed ognuno di noi che legge questi racconti possa continuare a partecipare alla storia della redenzione che è nei piani di Dio. Gli Atti degli Apostoli di Luca sono un invito personale per ognuno di noi ad applicare alle nostre vite i principi ed i propositi di Dio.

    Consideriamo la fine brusca del libro degli Atti degli Apostoli: gli studiosi hanno passato molto tempo a cercare di capire perché Luca finì il suo racconto in quel modo. Forse egli aveva esaurito le sue informazioni? Forse egli era stato interrotto dai Romani e forzato a finire la sua storia? Era ancora vivo Paolo quando questo racconto fu scritto? Quando uno legge la storia per intero in una sola volta appare chiaramente ovvio che Luca termina gli Atti degli Apostoli in un modo intenzionale e con maestria. E' un invito a continuare questa storia. Veniamo sfidati a rivedere le nostre vite nel contesto degli eterni propositi di Dio.

  • OFFLINE
    PendP
    Post: 206
    Sesso: Maschile
    00 29/05/2011 18:20
    Questo, quindi, sarà lo scopo del nostro approccio con questo studio. Dio, tramite Gesù, sta rivelando la vita come Egli intende che noi la viviamo. Gesù è venuto come «la Parola (che) si è fatta carne» Giovanni 1, 14: «E la Parola si è fatta carne ed ha abitato fra di noi, e noi abbiamo contemplato la la sua gloria. come gloria dell'unigenito proceduto dal Padre, piena di grazia e di verità». L'autore ebreo ci dice che Gesù è l'esatta rappresentazione di Dio. Paolo ci dice che Egli è Dio nella forma carnale, Gesù è venuto per incarnare il carattere e la natura di Dio.

  • OFFLINE
    PendP
    Post: 206
    Sesso: Maschile
    00 29/05/2011 18:20
    Dall'inizio, Iddio creò l'umanità con un proposito specifico – perché fosse a Sua immagine e Sua somiglianza –. Questo non è un trattato sulla natura ed essenza – ma sulla funzione. Cioè, Dio creò l'umanità perché fosse, in questo modo, come Lui. Un altro modo per dire che Dio ci ha creato per essere santi come Egli è santo. Questo richiamo è costante e continuo nell'intera Scrittura. Noi saremo «messi da parte» per i propositi di Dio. Il popolo d'Israele fallì nell'essere il popolo santo di Dio. Quindi Dio mandò il Suo Figlio per mostrarci come si vive una vita santa. Non dobbiamo limitarci a capire la venuta di Gesù sino alla Sia morte, al suo seppellimento e sino alla Sua risurrezione.Mentre questo è chiaramente l'evento centrale, dobbiamo capire il perché. Gesù non è venuto a salvarci alla fine delle nostre vite, come molti intendono. Egli non è venuto per cancellare i nostri peccati al momento della nostra morte. Certamente noi desideriamo essere con Dio per sempre ma Gesù è venuto ad insegnarci come camminare ADESSO con Dio. Egli non è venuto soltanto per salvarci dai nostri peccati, ma per salvarci da noi stessi. Egli è venuto per invitarci a seguirlo secondo la dinamica di Dio – Il Suo Regno – in modo da trovare la vita per la quale siamo stati creati.

  • OFFLINE
    PendP
    Post: 206
    Sesso: Maschile
    00 29/05/2011 18:20
    Che storia incredibile! Dall'inizio alla fine (attualmente, la fine deve ancora venire), il racconto ci obbliga a guardare più attentamente alle nostre vite ed a porci questa domanda: «La mia vita fa parte della redenzione di Dio?». Questo è l'invito di Luca. Mentre tenteremo di studiare una storia che molti di noi pensano di conoscere molto bene, ci verrà spontaneo soffermarci molto tempo in riflessione e preghiera. Accettate dunque la sfida e leggete la storia come se non l'aveste mai letta prima d'ora. Riflettete su quello che Gesù ci insegna in ogni suo atto. La cosa meravigliosa di Gesù è che egli non soltanto ci dice quello che dobbiamo fare, Egli lo vive e lo incarna anche. Egli stesso è il messaggio. Egli è la vita. Egli incarna la salvezza. L'invito ad essere un discepolo autentico non significa essere religioso – significa TROVARE LA VITA.

    Poniamo adesso alcune domande riguardanti questo studio, che ci aiutano a riepilogare e a riflettere sui concetti espressi:

  • OFFLINE
    PendP
    Post: 206
    Sesso: Maschile
    00 29/05/2011 18:20
    Quale fu il motivo che spinse Luca a scrivere il racconto della vita di Cristo?

    Qual è il rapporto tra i libri di Luca e gli Atti degli Apostoli?

    Perché dovrebbero essere studiati insieme? Qual è il tema che hanno in comune?

    In quale modo siamo invitati a far parte di questa storia?

    Vediamo le nostre vite in quel contesto? Se sì perché? Se no perché? Questo fatto fa qualche differenza sul come si vive la vita di ogni giorno?

    Come descrivete "la salvezza" che viene applicata nella vostra vita di ogni giorno?

    Cosa pensate che significhi essere un "discepolo autentico" di Gesù nel mondo di oggi?

  • OFFLINE
    PendP
    Post: 206
    Sesso: Maschile
    00 29/05/2011 18:21
    IL VANGELO DI LUCA



    uno studio del

    Dr. Earl Lavander

    Professore associato
    Lipscomb University, USA


    --------------------------------------------------------------------------------

    Prima lezione sullo studio dell'evangelo di Luca (1, 5 – 2, 52)

    E' nato il Messia!

    Dire che la nascita del Messia fosse il momento più atteso della storia dell'umanità (per lo meno dal punto di vista dei Giudei) potrebbe sembrare una banalità! Si è discusso parecchio circa la quantità di "febbre messianica" presente nel periodo in cui nacque Gesù; chiaramente in quel tempo il popolo ebreo era gravemente oppresso dal dominio dell'impero romano. Quando Giovanni Battista iniziò il suo ministero, le città di Giudea si svuotarono per andare ad udire la voce del profeta che gridava nel deserto. Sì, infatti la gente stava aspettando, e l'attesa era forte, perché in quel tempo avevano molta familiarità con le promesse messianiche dei profeti.

  • OFFLINE
    PendP
    Post: 206
    Sesso: Maschile
    00 29/05/2011 18:21
    «Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato. Sulle sue spalle riposerà l'impero, e sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace. Non ci sarà fine all'incremento del suo impero e pace sul trono di Davide e sul suo regno, per stabilirlo fermamente e rafforzarlo mediante il giudizio e la giustizia, ora e sempre» (Isaia 9, 5-6).

    Come sarebbe potuto accadere questo evento? Ebbene, noi già lo sappiamo! Conosciamo la storia della nascita di Gesù così bene che non abbiamo difficoltà ad associare le bellissime parole della profezia di Isaia al meraviglioso evento di Betlemme. Potreste descriverla vero? Una meravigliosa scena su una cartolina di Natale ? La nera e limpida notte senza nubi, una sfolgorante stella che brilla sopra
  • OFFLINE
    PendP
    Post: 206
    Sesso: Maschile
    00 29/05/2011 18:21
    una piccola stalla (forse una caverna?), un piccolo bambino avvolto da un tessuto sfavillante, adagiato sul fieno pulito della mangiatoia. Una giovane donna, graziosamente vestita, prega sulla mangiatoia affiancata dal marito con una folta barba. Alle loro spalle i pastori dal dolce sorriso appoggiati ai loro lunghi bastoni, qualcuno di loro tiene un soffice agnello tra le braccia. Le mucche sono coricate placidamente sul lato della scena (forse anche loro sono contente?), sopra tutto questo stanno sospesi gli angeli, e i re magi stendono le loro braccia, porgendo doni preziosi. Non posso parlare per voi ma questo quadro mi da un senso di consolazione e di gioia. Mi fa rivedere quel momento speciale dell'anno in cui tutta la famiglia si riunisce insieme, vengono scambiati doni, cantata inni natalizi, con grande gioia vengono preparati e consumati cibi gustosi.
  • OFFLINE
    PendP
    Post: 206
    Sesso: Maschile
    00 29/05/2011 18:21
    Possiamo chiudere gli occhi ed immaginare la bellissima serenità di quella notte delle notti e ... SBAGLIARE TUTTO!

    Io credo che abbiamo bisogno di costruire una nuova immagine, più vera, di quella notte! Pensateci: il Re dei Re, Il Signore dei signori, nato in una mangiatoia? Quanti di voi ha mai visto una pecora pulita nella vita reale? Le fasce che avvolgevano il piccolo bambino erano davvero bianche e linfe? Il fieno era davvero soffice e pulito? E quando diciamo "mangiatoia" ci viene in mente una rozza greppia per animali? I pastori ben ben vestiti, i re magi (che in realtà non erano re e arrivarono circa due anni dopo l'evento, Luca non li menziona nemmeno), fra animali buoni, tranquilli e puliti? Non pensate che l'angelo Gabriele avrebbe potuto preparare la stanza più regale nel migliore albergo di Betlemme per un evento così nobile? Fin dall'inizio della storia di Gesù, persino gli eventi sui quali Egli non aveva ancora nessun controllo personale (come un bambino qualsiasi), vediamo la prorompente magnificenza dello sconvolgente messaggio di Dio: la vita nel regno di Dio non ha niente a che fare con quello che noi consideriamo essere importante!

  • OFFLINE
    PendP
    Post: 206
    Sesso: Maschile
    00 29/05/2011 18:21
    Gesù è nato in una famiglia povera che apparteneva ad un popolo oppresso ed insignificante (così era ed è considerato dal punto di vista storico). Se noi avessimo dovuto scrivere questo racconto, sicuramente avremmo fatto nascere Gesù in una famiglia ricca, probabilmente una famiglia di un regnante in una nazione potente. Ma Iddio Onnipotente intenzionalmente fece in modo che Suo Figlio aprisse gli occhi per la prima volta in una mangiatoia circondato da animali sporchi e puzzolenti. Noi avremmo scelto un palazzo, assistito dai medici migliori di quel tempo, ed ogni cosa sarebbe stata pulita e sterile. La nascita di Gesù è testimoniata dai pastori, uomini di classe socialmente bassa e misera, sporchi in quanto accudivano animali (che costantemente nascevano e morivano). L'ironia della sorte vuole che la loro testimonianza non potesse essere accettata in un tribunale perché erano considerati una categoria sociale troppo insignificante, bugiardi più dei pescatori (quelli di voi che vanno a pescare sanno a che cosa alludo). Eppure Iddio scelse i pastori come testimoni della nascita della nascita del Bambino. Noi sicuramente avremmo preferito che testimoni di quella nascita fossero stati grandi e nobili personaggi.
  • OFFLINE
    PendP
    Post: 206
    Sesso: Maschile
    00 29/05/2011 18:22
    Che cosa dovremmo imparare da tutto questo? Prima di tutto dobbiamo riconoscere che niente accadde per caso. Dio ha pianificato con molta cura questa scena dell'inizio dei tempi. Gesù che nasce in una stalla non ha niente a che vedere con le misere scelte o opportunità che poteva avere Giuseppe. C'è perfino la possibilità che Giuseppe avesse deciso di portare con sé Maria semplicemente a causa degli eventi sospetti che circondavano la nascita di questo bambino. Nazareth era un piccolo villaggio, probabilmente con meno di 400 abitanti, e circolava il sospetto il sospetto che Giuseppe non fosse il padre del bambino. Forse Giuseppe non voleva lasciare Maria partorire da sola a Nazareth, per cui lei lo accompagnò per il censimento Romano (soltanto le mamme possono immaginare che tipo di viaggio scomodo fosse stato per Maria). Comunque qualsiasi sia la ragione, noi dobbiamo sottolineare il meraviglioso amore ed il profondo insegnamento che proviene da un Dio che rompe tutte le nostre idee di "importanza" con l'incredibile e inusuale storia della nascita di Emanuele – Dio con noi! La nascita di Gesù, programmata con tanta cura, dimostra che il regno di Dio non ha niente a che fare con la ricchezza ed il privilegio. Gesù è nato povero ed è morto non possedendo nulla, almeno dal punto di vista umano.

  • OFFLINE
    PendP
    Post: 206
    Sesso: Maschile
    00 29/05/2011 18:22
    La seconda considerazione da fare è sui "protagonisti" del racconto della nascita: Zaccaria, Elisabetta, Maria, Giuseppe, i pastori, Simeone, Anna? Dove sono le persone eminenti, i leader spirituali, i leader del mondo? Delle migliaia di persone della comunità che frequentava il tempio, soltanto due sapevano della Venuta di Gesù: Simeone e Anna. Entrambi erano molto vecchi e probabilmente non si curavano delle persone "importanti" attorno a loro. Entrambi però capirono che il Messia era nato. Molti di questi personaggi vengono descritti come devoti e fedeli con i cuori desiderosi di servire Dio. Perfino i pastori risposero con fede al messaggio dell'angelo. Forse è per questo che furono invitati alla festa. C'è tantissima gioia e tanta glorificazione nel racconto di Luca sulla nascita e crescita di Gesù. Maria ha anticipato la nascita di Gesù con un meraviglioso cantico di lode, e Zaccaria si esalta con un bellissimo canto profetico alla nascita di Giovanni. Gli angerli glorificavano Dio alla nascita di Gesù ed anche i pastori glorificavano e lodavano Iddio. Simeone ha pronunciato una bellissima preghiera di glorificazione ed Anna cantava le lodi a Dio mentre raccontava di una grande redenzione che doveva venire. La maggior parte delle persone però non conosceva nemmeno lontanamente che cosa stava avvenendo, erano così indaffarati con le cose "importanti" della vita (non fatevi sfuggire il sarcasmo di questa ultima frase).

  • OFFLINE
    PendP
    Post: 206
    Sesso: Maschile
    00 29/05/2011 18:22
    Nell'affrontare lo studio del libro di Luca, diamo uno sguardo ai protagonisti. A coloro cioè che compresero la natura della fede, avendo fiducia in Dio. Diamo anche uno sguardo a quelli che non avevano la minima idea di come stava operando Dio, eppure avrebbero dovuto capire (mi riferisco ai leader religiosi ed agli esperti). Il messaggio è chiaro – Dio stende le Sue potenti braccia verso quelli che lo cercano. Queste sono le persone che sono state invitate alla Sua tavola per la festa (cercate il tema della "tavola" in Luca/Atti degli Apostoli).

1