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DECIMA

La decima ha una sua collocazione logica nel Vecchio Testamento, facendo essa parte di tutto un discorso legato alla Legge e al sacerdozio levitico. Ha invece una logica esclusione nel Nuovo Testamento, lì dove si parla di “nuova nascita” in Cristo, sacerdote dell’ordine di Melchisedec…

Esaminiamo le due posizioni in rapporto alla questione della decima.

1) NEL SACERDOZIO DI ARAONNE (Tribù di Levi)

Diciamo subito che il ministero di Levi è definito “perpetuo”: “poiché l'Eterno, il tuo Dio, l'ha scelto fra tutte le tue tribù, perché si presentino a fare il servizio nel nome dell'Eterno, egli e i suoi figliuoli, in perpetuo. (Deuteronomio 18:5)

Ciò dovrebbe far capire che la perpetuità dell’ordine è legata al discorso della continuazione di tale ordine in Cristo, altrimenti Cristo stesso non lo avrebbe potuto sostituire.

Stessa cosa avviene per tutte le altre cose “perpetue” del Vecchio Testamento. Facciamo alcuni esempi:

1) La pasqua

“Voi risponderete loro: Le acque del Giordano furono tagliate dinanzi all'arca del patto dell'Eterno; quand'essa passò il Giordano, le acque del Giordano furono tagliate, e queste pietre sono, per i figliuoli d'Israele, una ricordanza in perpetuo". (Giosuè 4:7)

2) Il trono di Davide

“E la tua casa e il tuo regno saranno saldi per sempre, dinanzi a te, e il tuo trono sarà reso stabile in perpetuo". (II Samuele 7:16)