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Se qualche operaio "fraudolento" ha creduto di predicare l'obbligo o la facoltà di pagare la decima con lo scopo di poter aggiungere... una esse a mercede, ed avere una "mercedes", questo è un abuso, perché non è biblico.

La frode sussiste anche se c'è la buona fede, perché chi insegna agli altri, queste cose le deve sapere, altrimenti è meglio che non predichi. Se predicare sciocchezze o falsità sia ammissibile, allora dobbiamo rivedere il concetto di "ministri dell'Evangelo"...

Il comando apostolico è chiaro: "Ti ripeto l'esortazione che ti feci quando andavo in Macedonia, di rimanere ad Efeso per ordinare a certuni che non insegnino dottrina diversa" (1 Timoteo 1:3)

Vivere dell'Evangelo è una regola bellissima e non ha bisogno di eccezioni che la confermino: "Non mettere la museruola al bue che trebbia; e l'operaio è degno della sua mercede" (1 Timoteo 5:17,18; Luca 10:7). Si sa che al bue viene concesso di mangiare una parte del grano che trebbia. La stessa cosa succede quando un credente riceve dal Signore il compito di predicare o di ammaestrare o di evangelizzare o di pascolare o di insegnare: essi vengono sostenuti dagli altri credenti per ordine e concessione del Signore, il Padrone della Vigna: Egli metterà in cuore a tutti di sostenere l'Opera, benedicendo ogni cosa. Per far ciò non bastano grandi cifre, ma solo cinque pani e due pesci, cioè quello che appartiene ai discepoli. Dove non arrivano i credenti, arriva il Signore!